CORSO EUROPA
La polizia setaccia i furgoni
Operativo il protocollo anti-terrorismo, controlli mirati sui mezzi di trasporto merci in ingresso al centro storico
Il protocollo anti-terrorismo è operativo anche a Busto Arsizio. Se n’è accorto chi, martedì mattina, ha visto la polizia intenta in un insolito posto di blocco in fondo a corso Europa, la strada che conduce dritta nella centralissima piazza Santa Maria. Le forze dell’ordine hanno effettuato come sempre decine di controlli e la particolarità sta nel fatto che tutti i veicoli “palettati” e poi “vivisezionati” dagli agenti erano furgoncini. Proprio così: verifiche mirate sui mezzi di trasporto delle merci che riportano alla mente le tragiche scene di Barcellona, prima ancora quelle di Londra, Berlino e Nizza.
Tant’è che, durante i controlli, alle classiche verifiche votate a capire se i veicoli fossero correttamente revisionati e assicurati, si è aggiunta anche un’attenzione in più che nasce dalle norme più rigide imposte dal decreto Minniti, che ha chiesto a tutte le prefetture di organizzare una serie di sistemi di sicurezza e protezione nei luoghi sensibili delle città di una certa grandezza, quelli cioè in cui si radunano contemporaneamente molte persone. E in fondo a corso Europa c’è appunto il centro storico e pedonale, non certo affollato in un martedì mattina di fine estate, ma comunque simbolo sensibile di Busto Arsizio. Non è un caso che anche il Comune, dopo un vertice con la dirigenza del commissariato, stia studiando un sistema di sbarramento (con dibattito aperto fra chi preferisce i pilomat a scomparsa e chi punterebbe sulle fioriere mobili) che impedisca a un terrorista di lanciare un mezzo fra la gente a passeggio senza opporre ostacoli che ne rallentino la corsa. Scenario che in una realtà come Busto pare improbabile, ma nulla di questi tempi può essere decretato come impossibile. Questo è il lavoro di prevenzione cominciato ieri, oltretutto pare che negli stessi momenti fossero in corso una serie di sopralluoghi per valutare altre tipologie di protezione ai punti più fragili e violabili presenti nel territorio comunale, quali il mercato e alcune strade in cui si concentrano vari plessi scolastici. La paura degli attentati, d’altronde, ormai fa capolino ovunque.
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